Diabete e gravidanza: percorso assistenziale, monitoraggio, parto, puerperio della donna con diabete

Il diabete mellito gestazionale (GDM) è definito come un’alterata tolleranza glucidica che si manifesta o viene diagnosticata per la prima volta in gravidanza. È noto che il GDM espone a una serie di complicanze a breve termine che possono incidere sull’esito della gravidanza.
Integrare le diverse professionalità che intervengono nel percorso di cura delle donne con alterato metabolismo dei carboidrati in gravidanza, per ridurre del 30% le complicanze materno-fetali; attuare il follow-up di tali donne in almeno 70% al fine porre una, eventuale, diagnosi precoce di diabete tipo 2.
La procedura Diabete Gestazionale della UOC Diabetologia Ospedale Sandro Pertini di Roma, prevede un profilo di cura che si applica alle donne in gravidanza che presentano GDM o almeno uno dei fattori di rischio per GDM ed afferiscono all’Ambulatorio di Diabete & Gravidanza dell’Ospedale Sandro Pertini. Le pazienti vengono inviate dai ginecologi operanti nell’Ospedale e nei consultori della ASL che sono stati informati ed hanno condiviso la procedura.
Dal 2004 ad oggi sono state valutate 1108 donne, 926 GDM, 98 tipo 1, 84 tipo 2. Nelle donne con GDM il 65,4% è stato prescritto un trattamento dietetico, e nel 34,6% un trattamento insulinico e dietetico. Nella riclassificazione post-partum del GDM i dati sono disponibili per il 30% delle donne e indicano che il 3% sviluppa diabete tipo 2. Gli outcome materno-fetali sono disponibili per il 45% delle donne con GDM, tipo 1 e 2 e comprendono settimana parto, SGA, AGA, LGA, tipo di parto. La gestione clinica del GDM è basata su terapia medica nutrizionale personalizzata, programma di attività fisica e autocontrollo glicemico con misurazioni quotidiane, da iniziare immediatamente dopo la diagnosi. Se gli obiettivi glicemici non vengono raggiunti dopo 2 settimane di dieta seguita correttamente, deve essere iniziata la terapia insulinica. In questa decisione possono essere considerati anche parametri ecografici di crescita fetale, considerati indici indiretti di insulinizzazione fetale.