Approccio culturalmente orientato nella gestione del diabete in pazienti del Bangladesh e Nord-Africa

Le barriere linguistiche e socio-culturali sono tra i principali ostacoli nella gestione del diabete nei migranti. In altri paesi la sperimentazione di strategie assistenziali attente alle diversità culturali ha già dato risultati promettenti sul raggiungimento di alcuni obiettivi terapeutici.
Scopo di questo studio pilota è valutare un modello di gestione del diabete nei migranti basato su un approccio polispecialistico e culturalmente orientato al rispetto delle tradizioni alimentari dei paesi d’origine.
Sono stati reclutati 50 pazienti diabetici, tra i 20 e i 79 anni, nati in Bangladesh o in uno Stato del Nord-Africa. Gli elementi originali del modello sono:
1) l’affiancamento al team sanitario del mediatore transculturale madrelingua;
2) l’utilizzo di una dieta personalizzata e culturalmente orientata, realizzata integrando le raccomandazioni nutrizionali delle Linee Guida italiane con le abitudini alimentari della tradizione d’origine (Tab. 1).
L’efficacia clinica e la compliance al modello sono verificate a 3 e 6 mesi, misurando la variazione di specifici indicatori (es. HbA1c e drop out) a confronto con un gruppo di controllo di soggetti diabetici degli stessi paesi inviati dal Territorio e gestiti con dieta standard e in assenza di mediatore. Per rilevare l’aderenza e il gradimento della dieta è stato creato un questionario ad hoc.
Lo studio è ancora in corso e si prevede la conclusione a maggio 2018. Il campione è costituto per il 66% da pazienti bengalesi e per il 34% nordafricani (86% maschi; età media 44 anni). L’analisi, ad oggi, ha mostrato un drop out in calo nel corso del follow up (24% alla 1a visita, 3% alla visita a 3 mesi e 1% a quella a 6 mesi), e un aumento nel consumo adeguato di frutta e verdura dal 13% al 40% dei pazienti, e una riduzione nel consumo eccessivo di cereali dal 73% al 53% a 3 mesi.
Per i pazienti seguiti con il modello di cura culturalmente orientato, rispetto al modello standard, è atteso, al termine del progetto, un miglioramento dei parametri antropometrici e del controllo glicolipidico.